Il castello di Strozzavolpe e la sua leggenda
A Poggibonsi dirimpetto alla Fortezza di
Poggio Imperiale, oltre la vallata, ove fluisce il torrente Staggia, su di un
colle folto di lecci secolari, troneggia il
castello di Strozzavolpe.
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Il castello di Strozzavolpe e la torre di Luco |
L'edificio originario
si componeva di muri a scarpa con fossi
intorno, un ponte levatoio, due torri : l'una su
detto ponte e l'altra all'estremità
opposta, nonché il maschio centrale. All'interno, oltre il maschio, vi
erano dei piccoli edifici lungo le mura, che tuttora sussistono, ed i
sotterranei. Il fossato era ripieno di acqua piovana stagnante che rendeva
difficile l'accesso e l'altura, su cui il castello
sorgeva.
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Il castello con Colle Val d'Elsa in secondo piano |
Intorno a Strozzavolpe mancano notizie precise
per l'epoca anteriore al 1000. Il primo signore di
Strozzavolpe fu Guido Guerra, che lo ebbe come dominio
imperiale, lo munì di fortificazioni e fece scavare un lunghissimo corridoio
sotterraneo, il quale passando sotto la via
Romana ed il torrente Staggia, traversando la vallata, univa questo castello con Poggio Marturi. Guido
Guerra non teneva il castello direttamente, ma attraverso i suoi
vassalli e fra questi non è escluso che vi fosse quel ramo degli Squarcialupi
che porta il nome di Scoriavolpe, nome che in alcuni documenti è attribuito al
castello.
Nel Palazzo Comunale di
Siena, nella Sala detta del Consiglio o delle balestre, fu rappresentata la presa di Poggibonsi, avvenuta nel 1479 da parte delle truppe del duca
di Calabria, che si batteva contro i
fiorentini. L'affresco fu eseguito nel giugno del 1480 da Giovanni di Cristoforo
Ghini e da Francesco d'Andrea. In esso
è raffigurato anche il castello di Strozzavolpe sul quale sventola la bandiera bianca con la croce rossa,
cioè, l'insegna dei mercanti di
Firenze e nel cielo si legge « Strozzagolpe ». E' l'unico castello della zona che non abbia il
vessillo ammainato, il che conferma
che esso non fu occupato dai napoletani.
Sul castello di Strozzavolpe si narra la
suggestiva leggenda della "Volpe d'oro".
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Il castello circondato dal bosco di lecci |
Il principe che ordinò di costruire
il castello inviò lassù i suoi servi, ma essi tornarono indietro terrorizzati,
perché erano stati messi in fuga da una grossissima volpe, che, sbucata dal
bosco, li aveva assaliti. Il principe mandò allora lassù due cavalieri armati,
ma quando essi giunsero sul colle, la volpe,
uscita dal folto, attaccò i cavalli,
mordendo loro i garetti.
Il principe ordinò una caccia ed al suono dei corni
i cacciatori si avanzarono in
cerchio verso la cima della collina. Ma la volpe sembrava stregata, ricompariva
sempre alle spalle dei battitori, attaccava
i cani, mordeva i cavalli. Dalla sua bocca e dai suoi occhi uscivano
fiamme. Anche le frecce non riuscivano a colpirla, come sviate da una forza
magica. Infine la bestia si arrampicò su un
albero, ma il principe lanciò contro di lei il laccio come si usa per i tori ed il nodo scorsoio passò
intorno al collo della volpe, che cadde dal ramo e restò impiccata
all'albero.
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La collina che ospita il castello dalla strada che porta a Castellina in Chianti |
Il
mago di corte, guardando la bestia morente, disse che il castello sarebbe durato
quanto la volpe e che quando i vermi ne avessero
distrutto il corpo, anche il castello sarebbe caduto. Allora il
principe ordinò che la bestia fosse resa eterna. Alcuni dicono che le facesse
colare l'oro liquido in bocca, ma forse la fece scuoiare e ne riempì la pelle
d'oro, come fosse un sacchetto.
Così la
volpe divenne di oro massiccio. Il principe ordinò che fosse murata nelle
fondamenta del nuovo castello.
Passarono
gli anni ed i secoli ed un giorno un terrazzano, lavorando intorno al castello
disseppellì uno strano oggetto che sembrava una volpe di pietra, ma molto
pesante : era la volpe fossilizzata. Appena la prese l'appoggiò sul suo aratro,
ma dal bosco uscirono tre cavalieri dalle
strane armature, che percossero il terrazzano, s'inchinarono davanti
alla volpe e con essa sparirono.
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La torre d'ingresso e la luna piena |
Oggi si dice che sia stata riportata dai tre cavalieri sotto le fondamenta del castello ma che nelle notti di luna esca e si veda girare nei boschi di Strozzavolpe la grande volpe tutta d'oro.
Complimenti Antonella!!! Foto suggestive.
RispondiEliminaGrazie Mirella!
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